lunedì 16 maggio 2011

ASSIGNMENT 3

Ho letto e riletto Coltivare le connessione. La prima lettura mi è servita per rendermi conto di cosa si stesse parlando e le seguenti mi sono servite per riflettere. La maggior parte degli scritti ha fatto crollare le mie convinzioni su questo corso d’informatica. Partendo dal presupposto che non avevo mai seguito un corso di informatica nella mia vita mi ero fatta questa idea”informatica = serie di roba riguardante pc e altri attrezzi tecnologici che non hanno nulla a che fare con me. Cose pallosissime che fanno parte di un mondo a proprio”.Dopo aver letto il testo questa è la prima convinzione che mi è crollata:mi è davvero piaciuto il fatto che lei abbia interconnesso il mondo della rete (mondo per me virtuale) al mondo reale!!Con credevo che si potesse fare tutti questi discorsi filosofici che si fondono con internet e a tutto ciò che ne concerne!!Credevo che questo corso sarebbe stato”io vi do un compito e voi lo eseguite”invece no. Alla base di tutto ciò c’è l’idea della comunicazione,dell’unire le nostre menti per creare un pensiero superiore,per arricchirci di cose da persone mai viste che possono regalarci grandi sorprese. Appreso tutto questo dovrei smantellare la mia seconda certezza ma ciò mi resta molto difficile. Faccio un prologo:l a prima volta che ho assistito ad una sua lezione sono rimasta un po’ stranita,nella mia mente lei non rientrava nello stereotipo del professore che conoscevo. ( il professore è colui che quando entra in classe io mi alzo,è colui che mantiene un certo distacco perché lui E’ il professore e io SONO la studentessa. ).Quindi capirà la mia perplessità quando mi sono trovata davanti lei.Questo preambolo serve per esprimere la mia opinione su ciò che diceva Shannie nel Dialogo sul terzo capitolo riguardo ai pochi commenti sul blog dei professori.Io abituata al concetto che ho di professore non riesco ad abbattere il muro delle mie consuetudini e mettermi a commentare i suoi post,non riesco perché a causa delle mie abitudini scolastiche non mi viene naturale commentare un pensiero di un professore ed interagire con lui.Concordo in pieno con la sua visione della scuola e sulla “scolarizzazione della società”.Per ora però sono riuscita ad abbattere il muro fra me e lo studio,ovvero studiare per me stessa,perché mi rimanga qualcosa di ciò che ho imparato e non solo un bel voto sul libretto!!Ma da qui a cambiare la mia visione sul rapporto professore/studente (radicato nella mia mente) lo scoglio è difficile. Il professore che vorrei è un maestro/amico come dice lei nel testo,una persona da cui attingere e carpire piccole perle di vita. Ma nella mia realtà scolastica questa figura non è mai esistita (ma per fortuna nella mia vita ce ne sono di persone così!!). Ecco forse perché i professori ricevono pochi commenti,non perché  noi studenti siamo pigri ma perché non siamo abituati a fare così(parlo al plurale perché non credo di essere una mosca bianca in questo caso).Con ciò mi sono ripromessa di uscire dai miei consolidati schemi e dalle odiose abitudini. (già di per sé questa mia riflessione è una picconata al muro delle mie consuetudini!!)

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